Assegno di inclusione, nuovi limiti: perché tanti percettori del Reddito di Cittadinanza resteranno fuori

L’arrivo dell’Assegno di Inclusione segna un profondo cambiamento per i percettori del Reddito di Cittadinanza e impone anche nuovi limiti.

Non tutti infatti potranno beneficiare dell’Assegno di inclusione e oltre i requisiti previsti, quindi l’età, l’ISEE e altre condizioni specifiche, ci sono anche novità che porteranno di fatto ad una stretta ulteriore. Sicuramente è utile capire come procedere e soprattutto come funzionerà nei primi mesi quando si baserà tutto sul modello Isee precedente.

Reddito di Cittadinanza resteranno fuori
RdC e Assegno di Inclusione, cosa cambia (fumonegliocchi.it)

In generale viene corrisposto a chi ha un ISEE pari a 9.369 euro e un reddito familiare di 6.000 euro annui, da moltiplicare in base al parametro della scala di equivalenza che è dato da condizioni differenti.

Assegno di Inclusione: nuove restrizioni, cosa cambia

Le famiglie che hanno un reddito inferiore a 6.000 euro potranno ottenere il beneficio nei limiti di quanto previsto, il problema riguarderà coloro che invece hanno un reddito superiore perché le famiglie hanno potuto beneficiare prima del reddito di cittadinanza, ora potrebbero invece perdere l’accesso all’Assegno.

Assegno di inclusione limiti
I nuovi limiti dell’Assegno di Inclusione (fumonegliocchi.it)

In particolare, coloro che avevano un reddito entro gli 8.400 euro con una scala di equivalenza di 1.4 che moltiplicava i 6.000 euro previsti, accedevano al beneficio. Oggi però la platea si è ristretta, quindi si parla di un reddito entro la scala di equivalenza di 1, ovvero 6.000 euro. Quindi uno scarto di 2.400 euro è importante. La stessa cosa vale per tutti coloro che si ritrovavano con un reddito differente generato da una scala di equivalenza più morbida rispetto a quella in essere.

Anche il reddito patrimoniale cambia, prima con il reddito di cittadinanza non poteva superare i 30 mila euro, ma veniva esclusa l’abitazione. Con l’Assegno di inclusione vale anche la casa se superiore il valore di 150 mila euro ai fini dell’IMU. Per questo motivo il taglio non riguarderà solo coloro che possono lavorare e dovranno attivarsi per le politiche attive, ma anche tutti gli altri che comunque dovranno fronteggiare una limitazione differente.

Una famiglia con due persone, una over 60 e l’altra under, quindi con un soggetto che può lavorare e un reddito annuo di 7 mila euro probabilmente potrebbe ritrovarsi con un reddito troppo elevato per beneficiare del sussidio anche se ha sempre ottenuto l’RdC. La cosa da fare quindi è comprendere con attenzione quali sono le scale di equivalenza e come gestirle, come determinare i parametri con attenzione.

La possibilità di inviare la domanda è già in essere e anche semplificata ma va ricordato che viene strutturata in due passaggi, uno che riguarda l’Assegno di Inclusione e quello successivo che richiede obbligatoriamente l’iscrizione al percorso apposito per l’introduzione al lavoro e al sostegno formativo.

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