Anticipo pensione anche nel 2024 a 63 anni e 5 mesi: la ultime novità

La Legge di Bilancio 2024 modifica una misura pensionistica in scadenza al 31 dicembre 2023: si tratta dell’anticipo per chi ha 63 anni. 

Novità per il 2024 attendono i lavoratori prossimi alla pensione. Alcuni scivoli cambieranno i requisiti rendendo l’accesso al pensionamento più ostico. Scopriamo chi potrà lasciare il mondo del lavoro a 63 anni e cinque mesi.

Chi andrà in pensione a 63 anni e cinque mesi
Chi andrà in pensione a 63 anni e cinque mesi (Fumonegliocchi.it)

La Legge di Bilancio 2023 cambia le carte in tavola per i lavoratori prossimi alla pensione. Chi aveva ipotizzato un’uscita pensionistica a breve potrebbe dover modificare i suoi piani. La proroga delle tre misure in scadenza al 31 dicembre 2024 c’è stata ma la Manovra ha introdotto novità da conoscere. Le lavoratrici potranno, ad esempio, lasciare il mondo del lavoro a 61 anni se non hanno figli, 60 anni con un figlio e 59 anni con due figli. Un anno di attesa in più, dunque, rispetto agli attuali requisiti.

Poi c’è Quota 103 che diventerà molto meno conveniente. Rimangono i requisiti dei 62 anni di età e dei 41 anni di contributi ma chi sceglie questo scivolo dovrà accettare il sistema di calcolo contributivo, il limite massimo dell’assegno di 4 volte il trattamento minimo e una finestra di decorrenza allungata (7 mesi per i dipendenti privati e 9 mesi per quelli pubblici). Infine c’è l’APE Sociale.

Pensionamento in anticipo a 63 anni e cinque mesi con l’APE Sociale

L’APE Sociale è stata confermata per il 2024. Parliamo di quell’indennità di accompagnamento alla pensione di vecchiaia che permette a quattro categorie il pensionamento anticipato. Il riferimento è ai caregiver da almeno sei mesi, agli invalidi al 74%, ai disoccupati e agli addetti alle mansioni gravose.

Come andare in pensione anticipata nel 2024
Come andare in pensione anticipata nel 2024 (Fumonegliocchi.it)

Fino al 31 dicembre 2023 il pensionamento sarà concesso a 63 anni di età e con 30 anni di contributi (36 per chi svolge lavori gravosi). Nel 2024, invece, il requisito anagrafico salirà a 63 anni e cinque mesi. Dubbi sul requisito contributivo. L’idea iniziale era quella di aumentare a 36 anni gli anni di contributi per tutte le categorie dell’APE Sociale.

Quest’intento dovrebbe naufragare lasciando a 30 anni il limite massimo per tre categorie su quattro. La certezza si avrà solo con la pubblicazione della Legge di Bilancio 2024. Un altro cambiamento riguarda i lavori ammessi come gravosi. Si riduce la lista ritornando alle quindici mansioni iniziali, quelle previste prima dell’allargamento della platea.

Rimane confermato, invece, il limite massimo dell’assegno di 1.500 euro fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia. L’APE Sociale non prevede nemmeno la tredicesima e c’è un’altra novità da conoscere. La misura non sarà più cumulabile con redditi da lavoro (ad eccezione di quelli da lavoro autonomo occasionale entro i 5 mila euro).

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