Pensione di gennaio 2024, ufficiale la data di accredito per Poste e banche: quando verrà pagata

Grandi novità per la pensione di gennaio 2024, è stata pubblicata la data di ufficiale di accredito e anche quelle che saranno le novità.

Per le pensioni di gennaio ci sono dei cambiamenti relativi sia alla data di erogazione che di fatto viene posticipata e sia per quanto riguarda l’importo da percepire poiché, con maggiorazioni, ricalcoli e aumenti sicuramente sarà per tutti più elevata a partire dal primo mese del 2024.

Pensioni di gennaio 2024, le date di accredito
Pensioni di gennaio 2024, le date di accredito (fumonegliocchi.it)

Una buona notizia quindi perché ci saranno cifre più corpose, meno quella dello slittamento che potrebbe provocare delle problematiche a causa delle feste che con chiusure e altri stop dovranno fare i conti con qualche ritardo anche sul piano del ritiro dei soldi.

Pensione gennaio 2024: la data ufficiale di accredito e cosa cambia

La pensione viene erogata direttamente da banca e posta su conto corrente oppure può essere ritirata a sportello. Anche per l’accredito però qualora il giorno cada nel fine settimana o in un festivo, di fatto viene slittato. Ciò vale anche per l’accredito perché quando si effettua un bonifico il giorno prima di un festivo, la visibilità dei fondi verrà posticipata direttamente nel primo giorno utile.

Pensioni di gennaio 2024, le date di accredito
Pensioni di gennaio 2024, le date di accredito (fumonegliocchi.it)

In generale il primo pagamento slitterà al 3 gennaio, come è stato comunicato in via ufficiale dall’INPS. Questo vuol dire che tutti i trattamenti pensionistici, gli assegni, l’invalidità, e le altre indennità di pagamento verranno spostate direttamente a quella data, per banca o posta. Il ritiro nell’ufficio postale invece sarà a partire da quella data, si inizia il 3 gennaio con lettere A-C, il giorno 4 con lettere D-K e poi venerdì 5 gennaio L-P e lunedì 8 gennaio Q-Z. Coloro che hanno un libretto o la Postepay possono utilizzare gli sportelli Postamat.

Per quanto concerne invece l’importo bisogna considerare da un lato il conguaglio della perequazioni delle pensioni, quindi la differenza tra l’indice provvisorio del 7.3% e il successivo 8.1% che arriverà a gennaio. Sono poi da considerare gli aumenti al 5.4% che scatteranno dal primo gennaio, tranne per assegni straordinari, Ape sociale, isopensione e accompagnamenti che invece non ne hanno diritto.

Le cifre potrebbero variare sempre considerando il conguaglio e quindi le differenze da dover versare a fine anno. Il conguaglio fiscale tiene conto di Irpef, addizionale regionale e comunale e potrebbe risultare o a debito o a credito a seconda della propria posizione. Quindi ognuno dovrà controllare quanto sarà l’aumento effettivo e quello che percepirà a gennaio nel conguaglio e poi totalmente a partire da febbraio.

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