Pensioni anticipate 2024: sono tante e controlla subito in quali rientri

Grandi novità per le pensioni anticipate e, in particolare, sulle variazioni per il 2024 decise con la Legge di Bilancio.

Per le pensioni anticipate cambiano gli importi, le opzioni disponibili ma soprattutto l’età, quindi è doveroso fare attenzione soprattutto a questo. A partire da gennaio infatti l’età di uscita è fissata in modo diretto, ad esempio quando si parla delle opzioni temporanee, mentre è mobile per tutte le altre condizioni.

pensioni anticipate controlla subito
Pensioni anticipate, come averla subito (fumonegliocchi.it)

Un punto nevralgico in questo senso è rappresentato da Quota 103 che è stata confermata anche per l’anno 2024 ma che è proprio una di quelle che prevede delle finestre mobili per quanto concerne la questione della pensione anticipata e soprattutto i contributi.

Pensioni anticipate 2024: cosa cambia

I sistemi di pensionamento anticipato hanno, tra i limiti che si possono individuare, alcuni fattori particolari come l’utilizzo del meccanismo contributivo puro. Questo vuol dire che si riduce l’importo della pensione e bisogna fare i calcoli con attenzione prima di procedere altrimenti si rischia di ottenere un importo inferiore a quanto immaginato.

Pensioni anticipate 2024
Cosa cambia per le pensioni anticipate (fumonegliocchi.it)

Complessivamente, purtroppo, il quadro del pensionamento anticipato è peggiorato. Questo perché a causa del peggioramento dei requisiti di fatto meno persone avranno la possibilità di andare prima in pensione. L’età minima per l’Ape sociale è aumentata, sarà necessario avere 63 anni e 5 mesi, quindi sostanzialmente 5 mesi in più di prima che comunque sono gravosi.

Dal 2024 bisognerà attendere questa data e chiaramente servono sempre i requisiti anagrafici e contributivi. Lo stesso dicasi per Opzione donna che a partire dal 2024 avrà come età minima i 61 anni, in questo caso occorre maturare l’età ma anche 35 anni di contributi.

Per le lavoratrici è richiesto anche avere un disagio di tipo economico e sociale, ad esempio coloro che si prendono cura dei familiari inabili conviventi, con una condizione di disabilità almeno del 74%. La rivisitazione di Quota 103 si fa sentire perché restano sempre i 41 anni di contributi già previsti ma l’età minima è di 62 anni, senza considerare le finestre mobili che i contribuenti  dovranno attendere prima di procedere. Tuttavia le opzioni ci sono quindi è ancora possibile andare in pensionamento anticipato, basta solo procedere nel modo giusto.

Questo passaggio è importante perché può delineare un anticipo anche più fruttuoso in termini economici. Attenzione sempre al tetto, è previsto un limite di quattro volte il trattamento minimo quindi un importo di 2.394 euro fino alla maturazione poi dell’effettiva pensione di vecchiaia in base alla data utile prevista in quel momento. Queste sono comunque opzioni aggiuntive, restano sempre valide le possibilità di pensionamento anticipato per categorie a rischio o per coloro che fanno lavori usuranti.

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