Se il treno è in ritardo da oggi vieni rimborsato: ecco come fare

Se il treno è in ritardo, si può essere rimborsati. Questa novità può essere favorevole per molti lavoratori: tutti i dettagli su come fare.

Cosa succede quando il ritardo di un treno si prolunga per ore, causando non solo frustrazione, ma anche danni concreti ai passeggeri? Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha portato alla luce un nuovo aspetto del diritto dei viaggiatori.

treno in ritardo
Se il treno è in ritardo si può ottenere il rimborso, come fare – Fumonegliocchi.it

È stato stabilito che in certe condizioni, oltre ai rimborsi forfettari previsti da Trenitalia, è possibile richiedere un risarcimento aggiuntivo.

Il treno è in ritardo: come essere rimborsati

Un evento scatenante in questo contesto è stato il maxi ritardo accaduto il 3 febbraio 2012. Quel giorno, un treno di pendolari è rimasto bloccato a causa di una forte nevicata a Roma e nel basso Lazio. I passeggeri, isolati per un’intera giornata e notte, hanno dovuto affrontare non solo il disagio del ritardo, ma anche la mancanza di cibo, riscaldamento e condizioni adeguate per riposare. Trenitalia, secondo la Terza sezione civile della Cassazione, avrebbe dovuto adottare misure precauzionali di assistenza, tenendo conto delle previsioni meteo.

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È necessario portare tutte le prove possibili per dimostrare il ritardo – Fumonegliocchi.it

La sentenza n. 28244/2023 della Corte di Cassazione è stata un punto di svolta. Secondo questa decisione, sebbene siano previsti rimborsi forfettari per i ritardi, i passeggeri possono ora chiedere un risarcimento aggiuntivo per danni ulteriori. Possono essere sia patrimoniali (come il costo di una notte in albergo) che morali ed esistenziali. Questo è possibile a condizione che il viaggiatore riesca a dimostrare il danno subito.

Trenitalia prevede dei rimborsi forfettari per i ritardi dei propri treni (Frecce, Intercity e Regionali), indipendentemente dal fatto di avere un effettivo pregiudizio. È però fondamentale avere la prova dell’acquisto del biglietto. In assenza di prove di ulteriori danni, il passeggero ha diritto solo a questi rimborsi. Se, invece, si possono dimostrare danni aggiuntivi, Trenitalia è tenuta al risarcimento aggiuntivo.

In caso di mancato pagamento spontaneo, sarà necessario avviare una causa civile. La sentenza della Cassazione sottolinea l’importanza della tutela dei diritti dei passeggeri e l’obbligo delle società di trasporto di garantire condizioni di viaggio adeguate. È fondamentale che le aziende operino con diligenza e responsabilità. Mettendo al primo posto la sicurezza e il benessere dei viaggiatori, soprattutto in situazioni di emergenza.

Il verdetto della Cassazione apre una nuova strada nella tutela dei diritti dei viaggiatori. Se un treno subisce un ritardo eccessivo, causando disagi significativi, i passeggeri non devono più limitarsi al rimborso standard. Ora hanno la possibilità di chiedere un risarcimento aggiuntivo per i danni subiti. Questo fatto rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento e nella tutela dei diritti dei passeggeri e assicura che le compagnie ferroviarie si assumano la responsabilità per eventuali disagi causati dai loro servizi.

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